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La nascita della città di Benevento è attribuita al leggendario mito di Diomede, approdato in zona dopo la distruzione di Troia. Di sicuro è noto che la parte orientale era abitata da popolazioni sannitiche, di ceppo sia irpino che caudino. Florido centro della civiltà sannita, entrò per la prima volta nella storia allorchè i Sanniti, audaci guerriri, sconfissero nella battaglia delle "Forche Caudine" (321 A.C.), il potente esercito romano, grazie ad un'abile mossa strategica del generale Ponzio Telesino.



PERIODO ROMANO

I Sanniti, dopo le "Forche Caudine", furono a loro volta sconfitti e sottoposti al dominio di Roma.  Il nome della città, che anticamente era Maleventum, fu modificato in Beneventum, a ricordo della vittoria da essi riportata su Pirro nel 275 A.C.. Importante centro economico, politico e strategico per raggiungere Brindisi e l'Oriente, la Città di Benevento fu curata ed abbellita dai Romani da importanti monumenti, ancora visibili: Arco di Traiano, Teatro Romano, Arco del Sacramento, Ponte Leproso e Valentino e dal Tempio di Iside.



PERIODO LONGOBARDO
La caduta dell'Impero Romano segnò un periodo di decandenza anche per Benevento, che assurse nuova gloria sotto la dominazione longobarda. Benevento, all'inizio di questa dominazione fu un Ducato per poi evolversi in Principato da Arechi II, che essendo amante delle arti e della cultura, realizzò numerose opere architettoniche come: Civitas nova, la Chiesa di S.Sofia, chiesa di S.Ilario,ecc..
La cultura Longobarda influenzò fortemente gli scritti liturgici, agiografici e classici. Anche l'economia ebbe un sostanzioso impulso grazie alla zecca introdotta per battere moneta. A tal periodo  risale la leggenda delle Streghe, che fu combattuta con la conversione dei Longobardi al cattolicesimo.


PERIODO PONTIFICIO
Con la morte dell'ultimo principe Longobardo, Landolfo VI(1077), Benevento passò al dominio pontificio che durerà sino al 1860. Feudo della Chiesa, venne governata prima da un rettore, poi da un governatore, infine da un Delegato Apolostolico. Benevento fu, nell'età pontificia, sede cardinalizia e, tra i più insigni porporati, annoverò il Cardinale Vincenzo Maria Orsini, poi papa Benevento XIII, che tanto amò la città , realizzando numerose opere pubbliche.


PERIODO RISORGIMENTALE
Con l'Unità d'Italia Benevento fu liberata dal dominio pontificio per opera del partito garibaldino, con un'azione incruenta. Contro tale annessione ci furono notevoli movimenti insurrezionali, successivamente repressi con sanguinose e feroci azioni militari. Tra le opere più significative del regime nazionale troviamo: l'imponente caserma Guidoni e la bellissima Villa Comunale, cuore verde cittadino.
MONUMENTI
ARCO DI TRAIANO
TEATRO ROMANO
Fu eretto tra il 114 A.C. ed il 117 A.C. in onore dell'Imperatore Traiano, all'inizio della Via Traiana che abbreviava il percorso da Benevento a Brindisi. Le sue varie sculture si riferiscono alle benemerenze sociali dell'Imperatore. E' alto 15,60 metri, con il fornice di 8,60 metri.
Ha un diametro di 90 metri e conserva il primo e parte del secondo dei tre ordini di venticinque arcate che lo componevano. E' tra i teatri antichi conservati uno dei più grandi e più belli. La sua costruzione risale all'epoca di Adriano. Fu poi restaurato da Caracalla.
PONTE LEPROSO
HORTUS CONCLUSUS
Per questo ponte, che prende il nome da un lebbrosario che doveva esistere nelle vicinanze, la via Appia entrava in Benevento. Sotto le quattro arcate (un tempo cinque) scorre il fiume Sabato, che ricorda antiche leggende di streghe. Nei pressi è ubicato il settecentesco immobile "Mulino Pacifico" che viene utilizzato per iniziative culturali.
L'Hortus Conclusus è un'installazione dell'artista Domenico Paladino, esponente della Transavanguardia Italiana, realizzata nel 1992 insieme all'architetto Roberto Serino, all'architetto Pasquale Palmieri e al lighting designer Filippo Cannata in uno degli orti del Convento di San Domenico a Benevento.
CHIESA E CHIOSTRO DI S. SOFIA
CHIESA DI SANT'ILARIO
Al centro della antistante piazza sorge una fontana con obelisco in onore di Carlo Maurizio Talleyrand, Principe di Benevento. Sull'angolo destro sorge, isolato, il campanile (un tempo incorporato nel muro di cinta della chiesa); in fondo si staglia la chiesa di Santa Sofia, una delle più singolari costruzioni medioevali. Annessi alla chiesa sono il chiostro e l'ex monastero. Riconosciuta patrimonio dell'Umanità nell'ambito del sito seriale Unesco "I Longobardi in Italia, i luoghi del potere" (568-774 D.C.).
A breve distanza dall'Arco di Traiano, sorge la chiesa di S.Ilario (X sec.) ad una sola navata: attualmente è destinata a Museo dell'Arco di Traiano.
DUOMO
ROCCA DEI RETTORI
Di età longobarda, consacrato nel 780 D.C. ed ampliato nel sec. XII. Distrutto dai bombardamenti nel settembre del '43, conserva la facciata romanica e, all'interno la porta di bronzo databile alla prima metà del XIII sec. Negli ambienti della cripta medioevale della Cattedrale, trova sistemazione il Museo diocesano ed il percorso ipogeo che permette di osservare testimonianze di vari insediamenti dalla preistoria al medioevo.
Costruita sotto Papa Giovanni XXII nel 1321, sorge sul posto di una smantellata fortezza longobarda, eretta a sua volta sull'arce romana che dominava la via che da Benevento conduce ad Avellino. Consta di tre piani, pianterreno ove si aprono le segrete, il primo piano con ampio salone, il secondo piano e le due torri di vedetta. Attualmente è sede della Provincia di Benevento.
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